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Taranto, L’arte e la storia

Taranto, Taranto la bella! Il turista ha visitato la città nel 1983 e poi nei 1994 e poi nel 2006 e poi nel 2009. L’emozione è rimasta invariata. Si è abbandonato alla luce, ai profumi, ai sapori, alla calura, al mare, alla storia e all’arte. Ha passeggiato senza fretta per le viuzze della città antica, ha visitato la cattedrale, il convento di santa Chiara (1594-1621), vicino alla cattedrale, e poi i resti del tempio greco arcaico. Infine si è dedicato alla più grande delizia: il Museo Archeologico, recentemente riaperto nella nuova sede. Il museo è la storia della città: apuli, greci, romani hanno lasciato una loro ben visibile traccia. Il turista entra e ritorna al passato. Percorre le varie stanze e resta senza parole. La bellezza dei reperti è indicibile. Sotto i suoi occhi passa la testa  in marmo di Artemide (sec. I d.C.), i nudi maschili, i mosaici, gli ori, il vasellame in terracotta e in vetro. Poi, non soddisfatto, ritorna sui suoi passi e rifà per la seconda, per la terza volta il giro… La nuova sede e la nuova disposizione valorizzano gli oggetti. Il museo di Taranto è proprio uno dei musei più belli del mondo. Bisogna venire a vederlo almeno una volta nella vita.

Su alcune collocazioni ha dei dubbi: almeno per due statue preferiva la disposizione precedente, che permetteva di vederle tutt’intorno. Si tratta del nudo femminile soffocato in un angolo (foto 39 e 41) e del busto maschile incassato nella nicchia (foto 49 e 50). Era più intensa la disposizione del 1983 (foto 40 e 48). Anche un altro nudo maschile è sacrificato, perché incassato nella parete (foto 38 e 51). Il turista conosce le difficoltà dell’allestimento e non vuole dare consigli. Il fatto è che quelle statue sono entrate nel suo immaginario, ed egli se le sogna di notte e di giorno ad occhi aperti. Peraltro il nudo femminile (foto 40) è uno dei nudi più erotici o forse  il più erotico che ha visto nella sua vita. Ed ha visitato i musei di tutta Europa che mostrano statue antiche e moderne. Quel nudo è la quintessenza dell’eros femminile dal I millennio a.C. al III millennio d.C., e si trova a Taranto!

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